Dr. Abeir Imneina, Formatrice, Università di Bengasi

Le università svolgono un ruolo importante nello sviluppo delle competenze delle istituzioni e in particolare nell’adeguamento delle competenze del personale municipale al servizio della propria comunità. Sono in grado di dialogare con i vari dipartimenti al fine di supportarli in termini di consulenza e formazione. Queste attività contribuiscono a rafforzare il loro ruolo a livello locale e a migliorare l’erogazione di servizi delle istituzioni.

Il progetto REBUILD aiuta a stabilire questo importante collegamento tra le università e la loro comunità. Il progetto mira a migliorare i servizi pubblici locali in Libia attraverso un meccanismo di formazione continua, erogato dalle Università libiche alle municipalità di ciascuna località. Contribuisce anche ad accrescere il livello delle municipalità nella progettazione, monitoraggio e valutazione delle politiche pubbliche locali. Un altro aspetto fondamentale è contemplare anche il ruolo della partecipazione dei cittadini nell’elaborazione di politiche pubbliche in linea con le loro priorità locali.

Tuttavia, è importante anche sollevare dubbi sul successo del progetto nel raggiungere questi obiettivi, soprattutto perché il progetto si estende fino al 2025. La prima fase del progetto riguardante la formazione dei docenti universitari su temi vitali dell’amministrazione locale è stato attuato secondo le aspettative e i piani. Anche la formazione ai dipendenti municipali è stata svolta con successo.

Tutte le Università, attraverso i propri formatori, hanno trasferito le conoscenze e migliorato le competenze delle proprie municipalità in merito all’erogazione dei servizi nelle materie di specializzazione dei partecipanti. Tuttavia, manca un controllo dei risultati ottenuti con la formazione e dell’impatto sulle performance delle municipalità. Il processo di misurazione e valutazione del trasferimento delle competenze è assente. Per raggiungere l’obiettivo previsto della formazione, in che misura i partecipanti hanno integrato gli apprendimenti della formazione nel loro lavoro quotidiano nella municipalità? Inoltre, in che misura sono stati rettificati gli standard di governo degli enti locali? Come è stata promossa la democrazia partecipativa? Sono state intraprese azioni specifiche sulla base della formazione frequentata?

Per questo motivo, ritengo che manchino criteri di monitoraggio e valutazione. Perchè il progetto sia sostenibile è necessario definire criteri chiari e tenerli monitorati.

Il Coordinatore di Progetto nella municipalità potrebbe organizzare un incontro tra la stessa municipalità e la cittadinanza al fine di promuovere il principio della democrazia partecipativa e valorizzare il ruolo dei cittadini nelle questioni che riguardano la vita quotidiana e lo sviluppo della città. Questo sarebbe un indicatore importante del successo del progetto. Inoltre la municipalità dovrebbe dare informazione delle proprie attività pubblicando le informazioni necessarie sulle sue pagine di comunicazione al fine di rafforzare i principi di trasparenza e responsabilità.

Per quanto riguarda la formazione al personale municipale, si osserva una difficoltà a coinvolgere le persone con ruolo appropriato allo scopo, per diversi motivi: è difficile richiedere a tutti i responsabili di dipartimento di abbandonare il proprio lavoro contemporaneamente per partecipare a un’intera settimana di formazione. Ciò andrebbe a detrimento dell’intera attività della municipalità. A questo proposito, si suggerisce di organizzare le sessioni solo la sera in modo da garantire la partecipazione di tutti durante tutta la formazione. Vale la pena ricordare che la formazione dovrebbe essere limitata ai soli dipendenti municipali, poichè sono stati presi in considerazione anche rappresentanti di vari ministeri e altre agenzie.

Per quanto riguarda la formazione dei formatori dei docenti universitari, che rappresenta la prima componente della formazione del progetto, è necessario evidenziare la scarsa rappresentanza di partecipanti femminili. La percentuale di partecipazione delle donne alla formazione in presenza di settembre 2022 è stata del 10%, il che non rispetta il principio della parità di accesso. Su questo punto, suggeriamo di richiedere un numero maggiore di donne come rappresentanti dell’Università, soprattutto perché il loro numero è in aumento in vari settori scientifici.

Il progetto dovrebbe inoltre affrontare il problema del carico finanziario delle persone che accompagnano le donne nella formazione. Questo sarebbe giustificato perché in linea con il principio di parità nell’accesso a queste attività formative.

Infine, a livello personale questa è un’esperienza meravigliosa. Ci auguriamo che il prossimo ciclo di formazione si concentri su come sviluppare una guida per le politiche pubbliche e che la formazione sia riservata al personale dei dipartimenti delle politiche di sviluppo della municipalità. I formatori, compresi i professori universitari, dovrebbero accompagnare le municipalità in modo permanente facendo loro consulenza, anche gratuita.

 

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