Contesto

Il progetto“REBUILD – Research and Education Building Urban Institutions for Local Development”, finanziato dall’Unione Europea, nasce e contribuisce all’Iniziativa di Nicosia, una piattaforma di cooperazione decentrata tra enti locali libici ed europei promossa da Comitato Europeo delle Regioni e municipalità libiche per sostenere la governance locale in Libia e favorire la creazione di partenariati strategici peer to peer. Uno dei pilastri dell’Iniziativa è la creazione di un sistema di apprendimento continuo per gli amministratori locali e le università libiche per promuovere lo sviluppo locale e rafforzare il ruolo delle autorità locali. Nell’ambito di REBUILD, tutti i partner, la Provincia autonoma di Trento (capofila), la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dieci municipalità libiche (Az-Zawiyah, Bengasi, Beni Walid, Ghariyan, Sebha, Sirte, Tobruk, Tripoli Centrale, Zintan, Zliten) si impegnano a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi principali del progetto:

  1. un sistema decentralizzato e consolidato di formazione sullo sviluppo locale definito congiuntamente con ed erogato da formatori accademici qualificati di dieci università libiche;

  2. la creazione di una comunità di pratiche per condividere esperienze nazionali e internazionali e favorire lo scambio di competenze tra le autorità locali libiche e quelle europee e della regione del Mediterranoeo;

  3. l’attuazione di due progetti pilota strategici nei settori dello sviluppo economico locale e dell’erogazione dei servizi di base, per tradurre in azioni concrete le conoscenze e le competenze acquisite durante il processo di formazione.

Scopo della missione

Consolidare gli accordi di partenariato firmati attraverso una prima visita politica e tecnica sul campo che riunisca tutte le municipalità partner sia a Bengasi che a Tripoli.

Obiettivi

  • Consolidare le relazioni di partenariato con le municipalità libiche interessate che agiscono nel progetto REBUILD come partner alla pari e non solo quali beneficiarie, secondo lo spirito della cooperazione decentrata di condivisione delle sfide comuni e delle possibili soluzioni.
  • Incontrare i gruppi di coordinamento locali di nuova costituzione in Libia per avviare la preparazione delle prime sessioni del Technical Board e dello Steering Committee definendo la linea principale del piano di lavoro annuale e adeguando il programma delle attività alle reali esigenze del contesto.
  • Presentare il progetto e la sua strategia alle autorità nazionali interessate (Ministero del Governo Locale, Consiglio Supremo delle Amministrazioni Locali, Ministero degli Affari Esteri).
  • Stabilire sinergie con la strategia nazionale per formare amministratori locali e funzionari libici.
  • Incontrare l’ambasciatore italiano, il Console generale italiano a Bengasi e l’Ambasciatore dell’UE in Libia per condividere vision e mission del progetto e assicurare la piena cooperazione con gli altri progetti in corso a sostegno della governance locale in Libia.
  • Presentare a tutti i partner la Provincia autonoma di Trento e le motivazioni del suo coinvolgimento in Libia.
  • Favorire una buona comprensione di tutti gli altri progetti attuati nel quadro dell’Iniziativa di Nicosia al fine di evitare confusione e sovrapposizioni, nonché discutere le condizioni per la futura sostenibilità della piattaforma.

Programma della missione

Partenza dall’Italia. Arrivo a Tripoli. 
Incontro con la delegazione di Tripoli all’aeroporto. Arrivo a Bengasi di notte.
Incontro con la delegazione di Bengasi all’arrivo

Bengasi

Incontro con il Console Generale Italiano. Saluto al Sindaco di Bengasi/Consiglio Locale Incontro con i gruppi di lavoro Tobruk, Bengasi.
Incontro con i rappresentanti dei progetti di pesca e il rappresentante di Transparency Libya Incontro con il Direttore dell’Osservatorio Urbano della municipalità di Bengasi.
Presentazione del sistema del decentramento italiano a partire dall’esperienza della Provincia autonoma di Trento presso il Centro Salam in presenza di alcuni noti diplomatici, professori, imprenditori ed ex amministratori libici.
Visita della città. Volo di ritorno a Tripoli.
Incontro con la delegazione della municipalità di Tripoli in hotel

Tripoli

Incontro con il Rettore dell’Università di Tripoli e visita del centro di ricerca e formazione.

Incontro con il Sig. Wasim Al Burawi, responsabile delle organizzazioni internazionali e della società civile presso il Ministero degli Affari Esteri.

Incontro con i rappresentanti della municipalità di Tripoli centrale.

Incontro con i rappresentanti nazionali dell’Associazione dei consigli comunali. Incontro con l’Ambasciatore d’Italia.

Visita alla vecchia Medina e a tutti i progetti di restauro in corso accompagnati dai rappresentanti del Consiglio di amministrazione della città vecchia di Tripoli.

Cena di lavoro con i sindaci dell’Iniziativa di Nicosia.

Scambio con il Vice Segretario Generale del Consiglio supremo delle amministrazioni locali, Sig. Tamim Ena’as.

Tripoli

Incontro con l’ambasciatore dell’UE in Libia.

REBUILD Inaugurazione ufficiale dei lavori al Palazzo del Governatore. Discorso del sindaco di Tripoli.

Discorso dell’ambasciatore dell’UE in Libia.

Inizio delle sessioni di lavoro con REBUILD Gruppi di coordinamento locali: Tripoli, Zawiya, Ghariyan, Zintan, Sebha, Beni Walid, Sirte, Focal Points dell’Iniziativa di Nicosia.

Incontro collaterale con i Focal Points del progetto pesca.

Incontro collaterale con i sindaci dell’Iniziativa di Nicosia sugli sviluppi futuri e altri progetti in corso.

Incontro con il Consigliere per la Cooperazione Internazionale del Ministro del governo locale, Mohamed Abu Helga.

Cena ufficiale di chiusura.

A causa dell’improvvisa chiusura delle frontiere della Libia con la Tunisia per l’aumento dei casi di infezione da COVID, il viaggio di ritorno in Italia è stato effettuato su Istanbul.

Partecipanti della delegazione europea
Ileana Olivo – Direttrice Unità Cooperazione Internazionale Provincia autonoma di Trento.
Stefano Rossi – Responsabile del progetto REBUILD presso il Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento (ente affiliato della Provincia).
Benedetta Oddo – Coordinatrice dell’Iniziativa di Nicosia, Liaison Manager per il progetto REBUILD

Spunti principali

Bengasi

Come prima considerazione, è importante sottolineare che la municipalità di Bengasi e il suo sindaco hanno ospitato la delegazione REBUILD dall’Italia e i rappresentanti della municipalità di Tobruk durante la loro permanenza in città, assicurando cura nella logistica e ospitalità per garantire le migliori condizioni possibili alle attività, sia in termini di sicurezza che di efficacia. Anche se la durata del soggiorno è stata molto breve, gli interlocutori più rilevanti sono stati convocati e ospitati per gli incontri; sono state portate alla luce le criticità e le potenzialità del territorio, così come le eccellenze di alcuni eminenti esperti che sono sicuramente una grande risorsa per la ricostruzione del paese. Tale calorosa e professionale accoglienza ha dimostrato chiaramente un profondo interesse per il partenariato.

L’incontro con il Console Generale italiano è stato speciale anche in ragione del fatto che era la prima delegazione ufficiale ricevuta a 11 anni dalla sua chiusura. Il Console ha raccolto maggiori informazioni sul progetto e sul coinvolgimento della Provincia di Trento.

Ha accolto molto positivamente l’iniziativa nei suoi aspetti legati allo sviluppo economico del territorio, in particolare per quanto riguarda il progetto pesca, che potrebbe rappresentare nell’ambito del decentramento una grande opportunità per i partenariati pubblico-privati. Il Console ha anche osservato che la visita è stata importante per dimostrare la fattibilità di un certo tipo di missioni in Libia.

Il Sindaco ha aperto i lavori nella sala conferenze del Municipio. Ha ribadito il suo pieno sostegno all’approccio dell’Iniziativa di Nicosia e al progetto REBUILD. Ha apprezzato molto il partenariato con la Provincia autonoma di Trento, la cui esperienza di successo nell’autogoverno potrebbe rappresentare un modello d’ispirazione per il futuro sistema di decentramento in Libia.

L’incontro con i gruppi di coordinamento REBUILD di Bengasi e Tobruk ha innanzitutto evidenziato la necessità di collegare il progetto alla strategia nazionale di nuova costituzione definita dal Ministero del governo locale e dal Consiglio supremo delle amministrazioni locali per formare amministratori locali e funzionari in Libia anche istituendo un Centro di Formazione sul modello di quelli realizzati sia in Tunisia che in Giordania.

Il principale punto di discussione è stato come abbinare l’uso di formatori universitari come previsto dal progetto REBUILD con il gruppo di formatori delle municipalità attualmente selezionate e formate in Tunisia da GIZ per costituire il futuro nucleo di competenze del Centro nazionale di formazione nonché fungendo da formatori decentrati per i comuni più piccoli limitrofi. Tutti i partecipanti si sono impegnati a trovare modi per massimizzare sia il progetto che l’approccio nazionale per un maggiore impatto. L’assunzione di formatori qualificati delle università non si contrappone all’impiego di formatori qualificati nelle municipalità. Al contrario, potrebbe rafforzare la capacità di erogazione della formazione in un numero più ampio di materie necessarie per migliorare effettivamente le capacità di gestione e la sensibilizzazione della comunità a livello municipale.

La presentazione dell’esperienza dell’Osservatorio urbano della municipalità di Bengasi ha incoraggiato il rafforzamento di questo modello di grande successo di gestione delle informazioni e dei dati per l’efficienza della pianificazione urbana e la diffusione di tale pratica in altre municipalità libiche.

Il confronto con i Focal Point dei progetti di pesca ha consentito di avviare i primi passi in vista dell’avvio ufficiale a settembre. È stata richiamata l’attenzione sulla formazione per i giovani pescatori, basata sull’esperienza già maturata nel quadro dell’Iniziativa di Nicosia nell’autunno 2020, che ha individuato 100 giovani tirocinanti provenienti da 5 municipalità costiere.

Inoltre, la Libya Transparency Association ha condiviso con i presenti il suo pieno impegno nella seconda fase del progetto Local Integrity Units finanziato dal governo fiammingo nell’ambito dell’Iniziativa di Nicosia. Il coinvolgimento di questo partner molto qualificato consentirà di accelerare la costituzione della rete di osservatori della società civile, che dovrebbe essere operativa entro la fine di luglio.

La presentazione del sistema del decentramento italiano a partire dall’esperienza della Provincia autonoma di Trento si è tenuta al Salam Center al cospetto di alcune personalità di spicco tra diplomatici, accademici, imprenditori ed ex amministratori locali. I partecipanti hanno molto apprezzato l’efficienza del sistema, dovuta principalmente alla formazione continua altamente qualificata dei suoi amministratori e funzionari che fa di Trento la Provincia meglio gestita d’Italia, dove il 90% delle sue risorse in entrata rimane nel territorio e il restante 10% va a lo Stato per i servizi comuni e la solidarietà con le regioni più svantaggiate del Paese.

In merito al progetto TAMSALL (Towards A new Multilevel Shared Approach to Libya Local Governance), finanziato dalla Commissione Europea e attuato dalle regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, le discussioni collaterali tenute dal coordinatore dell’Iniziativa di Nicosia si sono concentrate sulle municipalità su cui puntare. È stato nuovamente riaffermato un giusto equilibrio nella distribuzione geografica e sono state in particolare suggerite alcune città.

Tripoli

Come per la municipalità di Bengasi, anche quella di Tripoli e il suo sindaco hanno ospitato la delegazione durante l’intera permanenza in città, assicurando che tutte le questioni logistiche fossero curate a garanzia che il lavoro fosse svolto nelle migliori condizioni possibili. Ogni aspetto del programma è stato organizzato meticolosamente e la delegazione ha potuto incontrare i giusti interlocutori e operare nelle migliori circostanze. La municipalità di Tripoli ha ospitato e organizzato la giornata di lavoro con i gruppi di coordinamento REBUILD provenienti da altre 7 città coinvolte nel progetto, nonché la cena ufficiale di chiusura alla presenza di tutti i partecipanti, compresi i Sindaci e funzionari governativi del Ministero degli enti locali e del Consiglio supremo delle amministrazioni locali. Tale impeccabile accoglienza ha chiaramente dimostrato profondo interesse e propensione al partenariato.

Il primo giorno

A livello istituzionale nazionale tutti i partner hanno mostrato il proprio sostegno all’Iniziativa di Nicosia e al progetto REBUILD e convenuto sul valore aggiunto che essi apportano alla strategia nazionale complessiva per uno sviluppo delle capacità delle amministrazioni locali. Il fattore tempo è stato ritenuto da tutti gli interlocutori cruciale, volendo accelerare l’azione immediata sul campo.

Anche il Ministero degli Affari Esteri ha espresso pieno sostegno all’Iniziativa di Nicosia e al progetto REBUILD nonché piena disponibilità a facilitare l’attuazione di qualunque dossier rientri nel mandato del MAE. Ad esempio, per quanto riguarda il visto per la Libia, Wasim Al Burawi, ministro plenipotenziario e capo del dipartimento delle organizzazioni della società civile, ha raccomandato di inviare al suo ufficio una lettera ufficiale di richiesta del visto di lavoro di due anni per gli esperti che dovrebbero essere coinvolti nell’attuazione delle attività del progetto in Libia.

Durante la visita all’Università di Tripoli e l’incontro con il Presidente insieme ai rappresentanti della municipalità di Tripoli si è potuta appurare la profonda collaborazione tra le due istituzioni e il loro comune impegno per una riuscita attuazione del progetto REBUILD. Rispetto ai limiti dell’azione istituzionale, il Rettore dell’Università di Tripoli ha fortemente raccomandato di attenersi nell’ambito delle competenze assegnate a ciascuna istituzione per evitare contrasti con il livello nazionale. Ha inoltre informato la delegazione che le università non possono attualmente firmare alcun protocollo di accordo internazionale con istituzioni straniere.

L’incontro con l’Ambasciatore italiano è stato occasione per approfondire il partenariato italo-libico nell’ambito dell’Iniziativa di Nicosia e del progetto REBUILD. La grande ospitalità offerta sia dalla municipalità di Bengasi che da quella di Tripoli e l’alta capacità organizzativa mostrate nella preparazione e nell’accompagnamento di questa prima missione, sono stati un chiaro segnale del profondo impegno dei partner libici in questo processo e in queste attività congiunte. L’Ambasciatore incoraggerà le collaborazioni di tutti gli attori italiani coinvolti nel sostegno alla governance locale in Libia.

A livello delle istituzioni nazionali libiche attualmente impegnate nella formazione di formatori in Tunisia con il supporto di GIZ, sono stati incoraggiati collaborazione e coordinamento con il Centro per la formazione delle amministrazioni locali, tenendo presente il fattore tempo: sembra infatti che portare a compimento gli adempimenti in un lasso di tempo molto breve sia considerata priorità assoluta al momento. L’incontro di tutti i Sindaci libici, portato a Tripoli dal Presidente del Consiglio e dal Ministro degli enti locali, casualmente negli stessi giorni della missione, per discutere di trasferimento di competenze e risorse, mostra come l’attuale Governo stia accelerando sul processo di decentramento e sulle misure necessarie per sostenerlo. Su questo punto specifico, i sindaci partner dell’Iniziativa di Nicosia hanno mostrato un certo ottimismo rispetto alle promesse deluse della passata amministrazione e sembravano nutrire aspettative concrete sugli esiti dell’incontro.

Per quanto riguarda l’Iniziativa di Nicosia e il suo futuro, sono state discusse diverse opzioni perchè la sua istituzionalizzazione diventi un meccanismo permanente per la cooperazione intermunicipale e il partenariato decentrato. Inoltre, si è discusso con i sindaci ei rappresentanti dell’NMCA (Associazione dei consigli municipali nazionali) su come attivare ulteriormente l’Associazione nazionale per facilitarne il coinvolgimento nelle attività e nei progetti pianificati.

Sono stati forniti aggiornamenti anche su tutti gli altri progetti in corso nel quadro dell’Iniziativa di Nicosia dal suo coordinatore. Per quanto riguarda il progetto Local Integrity Units, finanziato dal governo fiammingo e realizzato da Transparency International Belgium e dall’Associazione Palestinese Aman, i partner coinvolti hanno espresso apprezzamento per il modo in cui si sta conducendo la fase due. Il coinvolgimento di esperti libici altamente qualificati e della Libya Transparency Association ha conferito a questo delicato processo la fiducia necessaria per procedere e produrre tutte quelle procedure identificate che sarebbero probabilmente adottate a livello nazionale ed eventualmente applicate a tutte le municipalità della Libia.

Per quanto riguarda il progetto TAMSALL, finanziato dalla Commissione Europea e realizzato dalle regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, il dibattito si è concentrato sulle municipalità interessate. È stato proposto un elenco secondo i seguenti criteri, seguendo anche le raccomandazioni formulate a Bengasi: una distribuzione geografica più equilibrata in una posizione strategica del paese, municipalità con influenza nell’estensione delle città più piccole limitrofe, municipalità in cui sono già stati eletti nuovi consigli locali per concedere continuità quadriennale, municipalità in cui i sindaci sono particolarmente cooperativi e attivi.

Inoltre, i sindaci sono stati informati che il 9 dicembre si terrà a Roma un evento del CoR CIVEX sull’Iniziativa di Nicosia. Tutti i sindaci saranno invitati a partecipare così come tutti i focal point della NI. Ulteriori informazioni seguiranno a settembre.

Secondo giorno

Tutte le attività si sono svolte al King Palace per l’intera giornata, inclusa la cena ufficiale di chiusura.

Il primo incontro si è svolto con l’ambasciatore dell’UE in Libia per condividere riscontri e proiezioni sull’attuazione del progetto e sulla visita della delegazione. L’Ambasciatore ha apprezzato l’impegno dimostrato dai partner in questa impresa comune. Ha assicurato il pieno sostegno e la disponibilità della delegazione dell’UE per assistere più da vicino una volta che a settembre la maggior parte dei servizi sarà trasferita in Libia da Tunisi. La stessa disponibilità ha mostrato ai partner libici durante il suo discorso di apertura.

Il Sindaco di Tripoli ha aperto i lavori dei gruppi di coordinamento locale REBUILD chiedendo un impegno collettivo per la buona riuscita del progetto. Ha inoltre affermato che pur essendo stata eletta la nuova amministrazione della città, nulla è cambiato nel suo impegno per l’Iniziativa di Nicosia e per tutti i progetti ad essa collegati, credendo fortemente nel suo valore aggiunto e nel peso strategico delle sue attività.

La rappresentante della Provincia di Trento si è rivolta ai partner spiegando i motivi per cui Trento è molto interessata a questo partenariato: essendo da un lato l’amministrazione locale meglio gestita in Italia grazie alla formazione continua e altamente qualificata dei suoi amministratori e necessitando dall’altro l’entusiasmo delle neonate amministrazioni libiche per ricordare a Trento che l’autonomia è una creatura viva che necessita di un costante adattamento al mutamento del contesto locale e globale.

La sessione è iniziata esaminando il documento di avvio REBUILD, che è stato inviato a giugno a tutti i partner, al fine di chiarire il più possibile tutti i dubbi e le preoccupazioni ad esso collegati. La modalità di accordo con gli atenei è stato l’elemento di sfida portato sul tavolo in quanto, come già appreso dal presidente dell’università di Tripoli, gli atenei non possono attualmente firmare alcun protocollo di accordo internazionale. Ovviamente occorre trovare una soluzione che si allinei anche con le procedure comunitarie e della provincia di Trento in caso di importanti cambiamenti nelle modalità di attuazione del progetto.

Come a Bengasi, il problema principale affrontato da tutti i partecipanti è stato anche come articolare il piano d’azione REBUILD con l’attuale Strategia nazionale per la formazione delle amministrazioni locali. Il collegamento con il neonato Centro di formazione è stato generalmente incoraggiato al fine di garantire agli esiti del progetto REBUILD la necessaria sostenibilità anche in termini di riconoscimento dei curricula e dei certificati di formazione. Sono stati costituiti sottogruppi per elaborare una road map per la prima riunione del Technical Board che sarà organizzata entro fine agosto per finalizzare il piano d’azione annuale che sarà poi approvato dallo Steering Committee che si terrà a Trento al termine di settembre alla presenza dei dieci Sindaci interessati che sono stati già invitati a partecipare, sempre che le condizioni della pandemia COVID lo consentano.

Il Technical Board tra otto dei dieci territori/partner di REBUILD:

  1. chiariti aspetti specifici dell’attuazione del progetto, in particolare: ruoli nella definizione del curriculum, coordinamento tra REBUILD e altre attività di formazione per il personale delle municaipalità, l’importanza di affrontare le questioni di genere nella governance locale, sfide nel coinvolgere formalmente le università nel progetto e carico di lavoro di responsabili di progetto delle università;
  2. condivise le aspettative e la visione dei partecipanti sui risultati di REBUILD. I partecipanti hanno menzionato: 
    A. networking: contribuire e costruire sinergie con iniziative formative nazionali, cooperazione regionale su tutto il territorio nazionale (comunità di pratica), consolidare la cooperazione municipalità-università a livello locale;
    B. formazione: formare le persone (nelle università e nelle municipalità) che saranno in grado di continuare l’erogazione della formazione alle municipalità anche dopo la fine dell’attuazione del progetto, definire un curriculum standardizzato e materiale formativo che possa essere adattato dalle municipalità al contesto/priorità locali;
    C. governance locale: costruire competenze per le municipalità guidando con successo il trasferimento di responsabilità a livello locale, aumentare le capacità di definire strategie a livello locale;
    D. erogazione dei servizi: miglioramento della qualità dei servizi pubblici locali;
  3. raccolte raccomandazioni sull’attuazione del progetto quali: co-costruzione del curriculum formativo (PMU, università e municipalità), combinazione di teoria e pratica nel curriculum, miglioramento della comunicazione interna ed esterna, accessibilità dei dipendenti disabili alle attività di formazione, adeguato equilibrio tra le risorse e carico di lavoro sul personale di progetto, flessibilità nella programmazione della formazione alle municipalità (~1 mese), supporto richiesto per le attività di e-learning (tecnico e adattamento a una situazione di interruzione di corrente), accreditamento/certificazione/riconoscimento del TOT e formazione alle municipalità.

Sono state formulate forti raccomandazioni per un’accelerazione delle attività pianificate che potrebbero richiedere una rimodulazione dell’attuale struttura formativa del progetto per garantire che parte del ToT alle università e la prima formazione alle municipalità avvenga durante l’autunno.

Gli incontri collaterali con i Focal Point della pesca hanno ribadito con forza l’impegno a lavorare per la seconda fase come pilota all’interno di REBUILD e preparare tutto il necessario per avviare le attività a settembre. A livello nazionale stanno avvenendo importanti sviluppi che potrebbero accelerare la ricerca delle migliori condizioni per avvicinarsi alla certificazione UE per l’esportazione di pesce libico verso i mercati europei.

Un incontro importante è stato quello con il Consigliere per la cooperazione internazionale del Ministro degli enti locali, Mohamed Abu Helga. La strategia nazionale offre una grande opportunità per la sostenibilità delle azioni REBUILD. C’è piena disponibilità per migliorare i risultati del progetto e assicurarsi che andrà a beneficio di tutte le municipalità del paese. Lo stimolo principale è quello di attuare un processo di formazione decentralizzato, guidato dalle stesse municipalità (partner a pieno titolo) che si avvalga delle competenze locali (università) ed eviti duplicazioni e mancanza di coordinamento con la strategia nazionale e altri progetti internazionali; cercando di armonizzare gli approcci nel rispetto di ogni specificità territoriale; lavorare su sistemi in grado di sopravvivere a qualsiasi cambiamento politico; costruire istituzioni e non solo capacità individuali affinché il paese si regga in piedi. Anche il tempo è stato menzionato qui come fondamentale per un rapido impatto e coerenza. Verranno creati un coordinamento permanente e un flusso di informazioni per garantire che il processo continui a funzionare nella stessa direzione, possibilmente a una velocità crescente. Per fare ciò, è stata discussa l’idea di costituire sottogruppi tecnici, con un ruolo di facilitare la comunicazione tra partner/stakeholder.

Principali scelte

  • Creazione di un piccolo gruppo di lavoro al fine di elaborare adeguamenti curriculari da rivedere e approvare da tutti i coordinamenti locali nonché accelerare la predisposizione della road map del Technical Board e collegarsi in modo permanente con la Strategia nazionale individuando sinergie e convergenze.

  • Necessità di consultarsi con l’amministrazione dell’UE e della Provincia di Trento in merito alla questione dei sub-borse (accordi di protocollo) tra REBUILD e le università libiche poiché ciò non è più possibile a causa della recente decisione del Ministero dell’Istruzione Superiore di non consentire a nessuna università di sottoscrivere accordi internazionali.

  • Accordo sul calendario delle prime riunioni sia del Technical Board (a distanza/inizio settembre) che dello Steering Committee (ultima settimana di settembre a Trento). I sindaci hanno tutti accettato l’invito a partecipare, pandemia COVID permettendo.

  • Impegno ad esaminare la rimodulazione delle attività del progetto pianificando eventualmente la prima ToT e la formazione alle municipalità intorno a novembre.

  • I Focal Point della pesca sono tutti coinvolti nell’avvio dei lavori preparatori prima dell’inizio dell’attuazione a settembre. Stabiliranno inoltre collegamenti con il coordinatore nazionale per il progetto EU West Med sull’economia blu. Il programma attraverso la DG Mare ha stabilito collegamenti con l’Iniziativa di Nicosia prima della visita in Libia alla ricerca di forme di cooperazione nel settore della pesca e più in generale per il cluster regionale sulla Blue Economy.

  • Per quanto riguarda il progetto TAMSALL, i sindaci consultati, i Focal Point municipali e l’Associazione dei consigli municipali nazionali hanno suggerito un elenco di 12 municipalità interessate al progetto insieme agli 8 dell’Iniziativa di Nicosia.

  • Tutte le municipalità dell’Iniziativa di Nicosia sono pienamente coinvolte nel progetto Unità di integrità locale. A breve un protocollo d’intesa tra Transparency Belgium e Aman Palestine con la Transparency Libya Association. Il progetto funziona in 8 municipalità ma su scala nazionale e si cercherà di adottare e applicare a tutte le municipalità libiche le procedure sviluppate nel suo quadro.

  • Per quanto riguarda la sostenibilità dell’Iniziativa di Nicosia, sarà presto presa la decisione di incorporarla probabilmente nell’Associazione dei consigli municipali nazionali (NMCA) come proprio meccanismo per la cooperazione intermunicipale e il partenariato decentrato.

Galleria fotografica

Prossimi appuntamenti

✔ Prima riunione del Technical Board REBUILD: a distanza, entro i primi di settembre
✔ Primo incontro dello Steering Committee REBUILD: Sindaci in presenza, l’ultima settimana di settembre a Trento
✔ Attuazione delle prime attività formative REBUILD (ToT tramite e-learning e formazione alle municipalità, in presenza): ottobre/novembre/dicembre 2021
✔ Incontro CoR CIVEX sull’Iniziativa di Nicosia: Sindaci e Focal Point, in presenza, il 9 dicembre a Roma